Premessa: A seguito di episodi, segnalati come "interferenze" abbiamo intrapreso un percorso di studio e verifica per la valutazione di segnali potenzialmente pericolosi e in grado di far perdere il controllo del modello, causandone in alcuni casi anche la caduta, con un analizzatore di spettro.
Il compito non sarà facile visto l'argomento in oggetto, ma vogliamo provare a dare un riscontro a questo problema che talvolta sembra manifestarsi anche in maniera pericolosa.
Ma partiamo con alcuni dati e spiegazioni per addentrarci in questo capo "minato".
Qualce dato tecnico e Informazioni
- Campo di frequenze considerato: 2400 MHz – 2500 MHz.
- L’intervallo di rilevazione dei livelli di RF è: -90 dBm / -5 dBm.
I segnali oggetto d'indagine che potrebbero interferire con la comunicazione fra trasmittente e ricevente devono avere le seguenti caratteristiche:
- Livello del segnale disturbante misurato nel punto in cui si trova la ricevente comparabile a quello del segnale della trasmittente; questa condizione dipende da svariati fattori, quali la potenza del segnale disturbante e la distanza dalla ricevente (la potenza massima ammessa legalmente per le nostre trasmittenti è 100mW (20dBm)). A titolo esemplificativo il livello di picco del segnale misurato in prossimità della trasmittente (quindi con il modello accanto alla radio) è risultato circa -5dBm. Considerando che durante una sessione di volo il modello si allontana sempre più dal trasmettitore e nella peggiore delle ipotesi, si avvicina sempre più alla fonte d'interferenza, in via cautelativa andrebbero considerati come potenzialmente disturbanti tutti i segnali con un livello superiore a -50dBm.
- Larghezza di banda del segnale disturbante ampia abbastanza da coprire una porzione considerevole della banda 2400-2480MHz; dato l’uso della tecnologia Spread Spectrum la trasmittente cambia frequenza molte volte al secondo e quindi un segnale disturbante molto stretto non sarebbe in grado di interferire per un periodo di tempo sufficientemente lungo da mandare la ricevente in failsafe
Nota: a causa delle limitazioni costruttive dell’analizzatore di spettro, una scansione dell’intero intervallo di frequenze, considerato, avviene in 402ms; ne consegue che qualsiasi disturbo della durata minore di 0,5s è difficilmente rilevabile, anche se potenzialmente capace di attivare la modalità failsafe della ricevente, sebbene per un brevissimo intervallo.
Clicca sulla finestra per vedere in dettaglio alcune schermate
messe a disposizione dal sw.
TABELLA delle MISURAZIONI EFFETTUATE | ||||
Giorno | Ora | Valore di picco rilevato (dBm) | Frequenza rilevata (Mhz) | Note |
15/04 | 15:00 | -57 | -- | Nulla di costante rilevato. |
16/04 | 16:30 | -35 | -- | Nulla di costante rilevato. |
24/04 | 15:00 | -72 | 2435.135 | Misuraz. ambientale dentro la casetta |
24/04 | 15:10 | -43.5 | 2412.640 | Zona Box |
24/04 | 15:15 | -15.5 | 2412.640 | Riva Ticinello lato testata pista (A) |
24/04 | 15:17 | -66.5 | 2420.200 | Testata Pista |
24/04 | 15:18 | -54.5 | 2425.613 | Centro Pista |
24/04 | 15:21 | -33.5 | 2413.721 | 3/4 di Pista |
27/04 | 17:05 | -42 | 2416.216 | Zona Box |
27/04 | 17:07 | -27,5 | 2411.711 | Testata Pista (B) |
18/05 | 12:22 | -45.5 | 2414.414 | Zona Box |
18/05 | 12:23 | -66.0 | 2410.810 | Testata pista |
18/05 | 12:25 | -72.0 | 2426.126 | Fine Pista |
07/06 | 15:24 | -64.5 | 2433.333 | Zona Box |
07/06 | 15:27 | -28.5 | 2409.909 | Riva Ticinello lato testata pista (A) |
07/06 | 15:29 | -61.5 | 2481.081 | Testata pista |
07/06 | 15:30 | -29.0 | 2415.315 | Centro Pista (C) |
07/06 | 15:33 | -64.5 | 2481.081 | Fine Pista |
19/07 | 15:48 | -37.0 | 2451.351 | Zona Box |
19/07 | 15:53 | -39.0 | 2450.450 | Riva Ticinello lato testata pista |
19/07 | 15:55 | -38.0 | 2454.954 | Testata Pista |
19/07 | 15:56 | -62.5 | 2481.081 | Centro Pista |
19/07 | 16:00 | -40.5 | 2451.351 | Fine Pista |
19/07 | 16:01 | -37.0 | 2451.351 | 25 m dopo fine pista |
Sarà un lavoro lungo, che si protarrà per un certo tempo, cercheremo di capire se questi segnali pericolosi si verificano e se hanno delle ripetibilità o meno. Questo è un lavoro che spero ci darà delle consapevolezze, non delle soluzioni, tenendo anche presente che questi fenomeni non sono una esclusività del nostro campo di volo e che probabilmente dovremo sempre più imparare a riconoscerne i segnali e conviverci.
In conclusione, chiedo, di non abbassare comunque la guardia e anche sui nostri modelli manteniamo un profilo alto, elettronica, collegamenti elettrici e parti meccaniche "sempre" in ordine ed efficienti (come già gran parte dei nostri soci fanno), grazie e buoni voli a tutti.